La poltrona è sinonimo di una comodità senza compromessi. Quando in uno spazio minimo è racchiuso il massimo del comfort, allora forse otteniamo l’ideale unità di misura del nostro relax, il luogo perfetto per prendere – temporaneamente – le distanze dal mondo. Un film, un libro o anche solo una mente libera di vagare, saranno i vostri ideali compagni di viaggio.
La poltrona si può definire a tutti gli effetti una “porzione singola” di comodità, straordinaria soluzione d’arredo e insieme fedele compagna di vita della casa contemporanea.
Pratica da collocare e spostare, la poltrona occupa poco spazio e si adatta facilmente a qualsiasi locale dell’abitazione: dalla stanza da letto, alla cucina, al soggiorno. Ma è perfetta anche per ambienti più raccolti, come loft, monolocali, bilocali.
Così come gli alimenti monodose ci aiutano ad evitare gli sprechi e ottimizzare la spesa, la poltrona è oggi più che mai la risposta all’esigenze di risparmio (in tutti i sensi) che ci impone l’arredamento contemporaneo.
Eppure la sua nascita risale a molti secoli fa…
Dalle origini ai nostri (sog)giorni
Inglesi e francesi si contendono da sempre “l’invenzione” di questo mobile: entrambi, infatti, elaborarono tra ‘500 e ‘600 forme più o meno simili di scranni e “seggioloni”, antenati della poltrona moderna.
In un primo momento veniva realizzata esclusivamente in legno, con ampi bracci. Tra ‘800 e ‘900 la poltrona diventa più comoda, si completa di schienale e seduta imbottiti, contribuendo a non solo a creare un nuovo elemento di arredo ma a dare vita anche a un vero e proprio nuovo stile di vita, associato al piacere dell riposo diurno.
Oggi la poltrona è divenuta un elemento di design a tutti gli effetti, un mobile dai molteplici utilizzi, realizzato in materiali e modelli diversi, pensata e progettata per adattarsi a differenti contesti.
Uscita gradualmente dall’ambito privato e domestico, la poltrona è entrata nella vita pubblica, prima nei teatri e poi nei cinema, passando per le librerie e raggiungendo perfino i non-luoghi per eccellenza della società post-moderna, come centri commerciali e aeroporti.
Anche negli ambienti più freddi e anonimi, però, la poltrona è capace di ricreare un senso di familiarità e benessere, dando ristoro non solo alle gambe stanche ma anche alla nostra perenne “voglia di casa”.
“Poltrire”: un verbo da riabilitare
La poltrona è stata troppo spesso associata a pigrizia e ozio, eppure essa ha trovato, nel tempo, il modo di diventare dinamica.
Non solo collocandosi in diverse stanze della casa, o addirittura uscendo dalle mura domestiche, ma modificandosi nelle forme più svariate, fino ad avere in dotazione perfino le ruote. La poltrona girevole, ad esempio, è prevalentemente pensata per l’ambiente studio e per la scrivania, ma esiste anche in diverse versioni progettate per il salotto di casa.
Posto perfetto per la lettura di un buon libro mentre si sorseggia un the, o per dare un’occhiata al quotidiano (sia cartaceo che online), si presta facilmente anche alla visione di un film sul pc o sul tablet.
La poltrona è dunque un luogo in cui accadono molte cose, e in cui vengono immaginate ed elaborate cose che poi accadranno altrove. Se “poltrire” ha ancora il significato di stare senza far nulla, questo verbo avrebbe decisamente bisogno di una nuova definizione nei vocabolari del futuro.
Poltrone per tutti i gusti
I vantaggi di acquistare una poltrona e trovarle posto in casa sono molteplici: comoda ma più piccola di un divano, sta bene dappertutto occupando una porzione minima di spazio.
Inoltre, se si sceglie una poltrona letto, si ha una soluzione semplice ed efficace in caso di ospitalità.
Oggi esistono veramente di tanti tipi e adatte a tutti i gusti: dai rivestimenti nei colori più disparati e con molteplici tessuti; classiche o moderne; poltrone chesterfield, imbottite e dall’inconfondibile e pregiato stile inglese; poltrone relax, progettate per una seduta dal comfort invidiabile e perfino su misura, per quelle specifiche esigenze che variano a seconda delle persone e degli ambienti.
Lascia un commento